E’ possibile predire il futuro?

Ma com’è possibile divinare, ovvero prevedere qualcosa che non è ancora successo?

La domanda che mi sento porre più frequente è la seguente:
Ma com’è possibile divinare, ovvero prevedere qualcosa che non è ancora successo?
Allora è già tutto scritto? la vita non è altro che un enorme libro fatto di capitoli e eventi già stabiliti che aspettano solo di essere messi in atto?

E già tutto destinato?

Assolutamente no, se avete seguito l’articolo che precedentemente ho pubblicato riguardo le leggi universali, ricorderete che proprio la prima legge universale dice appunto che ognuno di noi è l’autore della propria vita istante per istante, creando così il proprio destino.
Allora com’è possibile?
Determinate scelte comportano automaticamente all’esclusione di determinate condizioni e situazioni che si sarebbero verificate se avessimo optato per altre decisioni, questo significa che noi nel nostro quotidiano, con determinate azioni determinano l’esclusione di determinate altre possibilità, ovvero creiamo un campo di probabilità, ed è su questo che la divinazione va ad operare.
In poche parole, le nostre scelte rappresentano delle restrizioni graduali in campi probabilistici in una serie di eventi, e la simbologia dei strumenti divinatori vanno a decodificare proprio questi campi probabilistici.

“Così sopra come sotto, così sotto come sopra”

Per capire meglio il meccanismo di funzionamento dobbiamo richiamare il fenomeno “universo specchio” (seconda legge universale) “così sopra come sotto, così sotto come sopra” approfondita poi da illustri esoteristi come Eliphas Levi, fine 800 primi del 900 per giungere infine alla teoria “dell’inconscio individuale e collettivo “di Jung.

Studiando queste teorie ci si rende conto che quelle che poi si determineranno come nostre decisioni, in verità siano già presenti dentro di noi come orientamenti, nel nostro inconscio, e noi non ne siamo assolutamente consapevoli, ovvero nel nostro inconscio ci sono già delle linee guida che determineranno le nostre decisioni.
Noi non siamo in grado di decifrare e di capire le origini delle nostre scelte, dei nostri gusti, del nostro comportamento, eppure tutto ciò è custodito nel nostro inconscio. Una parte di noi che chiameremo “indole“ è già data, e già formata nel istante che veniamo al mondo ,ma una nostra parte caratteriale sarà influenzata dall’ambiente che ci troveremo a vivere ,dall’educazione ricevuta ,dalle compagnie frequentate, quindi è in grado di mutare, di inserire altri elementi che si sovrappongono alla nostra Indole, però a livello conscio ,noi non siamo in grado di determinare l’origine dei nostri gusti ,dei nostri comportamenti di certi nostri pensieri, delle nostre scelte ,eppure esse sono presenti nel nostro inconscio.

Ma come comunica il nostro inconscio?

Il nostro lato “conscio” parla un linguaggio verbale che abbiamo imparato in famiglia, a scuola, nella società, il nostro lato “inconscio” parla un linguaggio simbolico. A prova di questo sono i sogni, quando il nostro io cosciente dorme il nostro inconscio si esprime attraverso una gamma d’immagini che sono spesso legate a immagini opache, legate a delle sensazioni, delle percezioni di situazioni mai vissute o che si verificheranno in un tempo non stabilito, questo perché il nostro inconscio dialoga con il nostro conscio attraverso il linguaggio simbolico.
Imparare il linguaggio simbolico, significa aver la possibilità di dialogare con il nostro “Se” il nostro inconscio.
I tarocchi sono il mezzo divinatorio che più si presta all’interpretazione dell’inconscio attraverso alla sua simbologia, permettendo così un ponte tra la parte più razionale più conscia, a quella parte nascosta impenetrabile che è l’inconscio.
Attraverso il linguaggio simbolico è possibile identificare i messaggi che il nostro inconscio ci vuole comunicare, e siccome nel nostro inconscio albergano le matrici delle nostre decisioni, i sistemi di orientamento di quello che dopo diventerà una decisione, questo rende possibile quello che va sotto il nome di “Divinazione”
L’inconscio decide prima del conscio

Buona vita da Marchesi Vick

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