I Tarocchi del Vick Marchesi – cos’è la Tarologia

Sostanziale differenza tra cartomanzia e tarologia
L’arte divinatoria
La divinazione un tempo era considerata come la capacità di ottenere informazioni, ritenute inaccessibili ai comuni mortali, erano messaggi ottenuti da fonti soprannaturali ovvero divinità (da qui il termine divinazione, ovvero messaggi ottenuti da divinità superiori); tale pratica si esprimeva spesso attraverso un rituale, solitamente in un contesto religioso, spesso accompagnati con vari tipi di sacrifici.
Erano informazioni riguardanti il bene della popolazione: si chiedeva come ottenere vincite in battaglia, come evitare sconfitte, prevenire eventi naturali catastrofici.
Con il tempo si è capito che tali informazioni si potevano ottenere basarsi sull’interpretazione di segni, eventi, simboli o presagi oppure manifestarsi attraverso una rivelazione.
Si poteva ottenere informazioni osservando il volo degli uccelli ,il fumo degli incensi, la disposizione dei sassi o delle conchiglie, per giungere poi alla scoperta del linguaggio simbolico archetipico ,introdotto dai grandi esoteristi del 700 per giungere fino alle grandi evoluzioni firmate da Freud e Jung con l’introduzione dell’inconscio individuale e collettivo ,che altro non è che l’evoluzione del concetto di universalità contemplato fina dalla notte dei tempi dalle “tavole smeraldine” di Ermete Trismegisto (il dio Thot ) Ci sono pratiche di predizione del futuro di una persona, a titolo individuale, e pratiche di predizione con caratteristiche formali e sociali.
La divinazione non è una scienza esatta, ma è una forma d’arte che ha a che fare con il mondo sottile, ovvero richiama il concetto di micro e macro cosmo, un concetto creativo che attinge in quella parte misteriosa in noi chiamato “L’inconscio” individuale e collettivo, ovvero l’arte tenta di trasformare le emozioni in immagini (concetto di creatività) Esempio la pittura è un risultato di un insieme di emozioni che l’artista trasforma in immagini
Nella cartomanzia il mazzo di carte (nel mio caso i tarocchi) è concepito come uno strumento creativo
La Cartomanzia come concetto di manica
Nella divinazione attraverso la cartomanzia non esistono specifiche regole per la lettura dei Tarocchi. Ogni cartomante è libero di utilizzare il mazzo di carte che più preferisce e soprattutto è libero di applicare il proprio metodo di lettura, una lettura che è basata piuttosto che sulle sue doti medianiche o extrasensoriali, ma su delle regole soggettive di interpretazione di ogni singola carta e di correlazione con alte carte .
La cartomanzia si basa su una interpretazione soggettiva artistica, dove il sensitivo, o il lettore dei tarocchi esprime il proprio sentire, la propria arte, mettendo in pratica l’emozioni interiori che l’immagine simbolica del tarocco scaturisce in lui.
Nei tarocchi, oltre esserci un mondo creativo, c’è anche un mondo simbolico che trova radici negli archetipi, c’è un cosmo di immaginazione, ma c’è anche un mondo simbolico che ha radici nell’archetipo, fenomeno studiato da molti studiosi come Jung ,comprendendo che non c’è nulla di magico in questi strumenti ,ma che tutto ruota attorno ad una logica, in un alfabeto arcaico presente dentro di noi fin dalla nascita, che è appunto il linguaggio del simbolo dell’archetipo.
L’arte divinatoria, attraverso la cartomanzia non fa altro che trasformare in immagini le emozioni percepite ,mediante un linguaggio complesso immaginativo creativo, ed ha lo scopo di dare una serie di lettere grafiche complesse in modo tale di rendere possibile la lettura dell’inconscio individuale e collettivo dell’individuo ovvero non fa altro che attingere informazioni in quella parte misteriosa, ombra dentro di noi, dove l’emozioni di tutti gli esseri viventi, non più vivente, e futuri viventi sono immerse, e darne una forma comprensibile al conscio individuale, attraverso un’interpretazione soggettiva.
Cos’è la Tarologia
La tarologia è uno strumento di conoscenza interiore utilizzato allo scopo di chiarire dubbi e risolvere difficoltà di natura energetica, emotiva o psicologica di situazioni in atto o in essere, attraverso l’indagine dei fatti della vita quotidiana e della personalità di chi vi fa ricorso.
Quello che viene tratto da questo tipo di lettura sono piuttosto dei consigli, non delle profezie.
Lo scopo della Tarologia è quindi permettere il contatto dell’”interrogante” con la sua Interiorità (o Anima), e ricevere da questa le “risposte” desiderate, risposte che ciascuno di noi cela già in sé e di cui le carte lo rendono solo consapevole.
Nella Tarologia esiste il concetto di interpretazione oggettiva; ovvero mentre nella cartomanzia l’interpretazione era soggettiva (a secondo del sentire e dell’interpretazione personale del cartomante) in tarologia i tarocchi sono letti secondo dei principi esatti, stabiliti da Leggi che ne regolano il funzionamento e soprattutto vengono utilizzati necessariamente i Tarocchi di Marsiglia di Nicolas Conver.
Il tarocco rappresenta un vero e proprio linguaggio ad interpretazione oggettiva, con tanto di regole grammaticali e sintattiche, in modo tale da dare come responso una frase ben definita proveniente dall’inconscio
Che cos’è l’inconscio?
Non c’è una vera e propria definizione per definire l’inconscio, tuttavia ci sono molti concetti che cercano di definire questa entità presente in noi e attorno a noi, che molti definiscono anima o spirito, mentre la psicoanalisi, in special modo quella Junghiana l’ha definita “Inconscio”. Questa entità individuale e collettiva è sempre stata percepita dall’uomo fin dalla notte dei tempi, già Ermete trismegisto (identificato nel Dio Thot) aveva percepito qualcosa che andava oltre la materia tangibile, e non era qualcosa di magico o di sovrannaturale, ma esiste nell’uomo ,e ancora oggi non esiste strumentazioni per appurarne l’esistenza ,ma questa realtà è presente, perché è un qualcosa che determina l’emozione, e come si sa l’emozioni non sono ne misurabili e ne quantificabili ,e non possono essere riprodotte a livello empirico scientifico. L’emozioni sono soggettive e non oggettive, variano da individuo a individuo a seconda del grado di cultura e dell’ambiente circostante, la scienza può determinarne delle reazioni (con sostanze appunto chimiche) ma non potrà mai riprodurle.
Queste emozioni appartengono ad un mondo sottile chiamato microcosmo presente in noi che appunto la psicoanalisi ha chiamato “inconscio individuale” immerso in un mondo ancora più grande chiamato inconscio collettivo dove risiedono l’emozioni di tutto l’universo.
Il mondo onirico
L’esistenza di questo mondo è comprovata dal sogno, ovvero dal mondo onirico, ovvero quel mondo che prova l’esistenza di un mondo non conscio ovvero è manifesto di un’attività celebrale che esula dal mondo conscio ed elabora la nostra esistenza su un altro piano ovvero su quello inconscio, perché quando si dorme il filtro della razionalità e della coscienza entrano in uno stato Rem dove il nostro cervello funziona ,ma elabora informazioni facente parti appunto di quella zona d’ombra che è il nostro inconscio.
I sogni sono appunto dei messaggi espressi in simboli che il nostro inconscio adopera per comunicare con il nostro conscio.
Il linguaggio simbolico è un linguaggio molto complesso, difficile da interpretare con la mente razionale che si esprime appunto in simboli, in immagini e archetipi
Il mazzo dei tarocchi
Il tarocco e una serie di rappresentazioni di immagini che evocano dei simboli che a loro volta sono legati a degli archetipi degli archetipi, in altre parole il mazzo di tarocchi non è altro che un insieme di simbologie in cui viene espresso un’emozione, un’entità, che nel concetto tecnico è chiamato “mitologema”, ovvero sono simboli che attingono al mito che è sempre esistito.
Questo strumento che nel suo interno comprende l’intero alfabeto dell’inconscio individuale e collettivo, consultarlo significa in altre parole cercare di decifrare e comprendere il messaggio che l’inconscio (individuale e collettivo) ha da darci, e con l’aiuto della nostra mente razionale potremmo essere in grado di decifrare tale messaggio dandone a chi deve riceverli dei messaggi chiari e concisi.
Mischiare un mazzo di tarocchi significa attingere attraverso il fenomeno della sincronicità (chiaramente espresso da Jung) informazioni nell’inconscio individuale (o collettivo) del consultante e cercare di comprendere, attraverso le simbologie e agli archetipi che sortiscono, il messaggio.
Scopi della tarologia
Tra gli scopi fondamentali della tarologia è di analizzare il momento dell’individuo di analizzare il suo rapporto tra la mente coscia e il suo inconscio individuale, e la relazione del suo “io” con l’inconscio collettivo.
La tarologia aiuta a comprendere “cosa sono ora “come sto vivendo adesso, in questo a livello inconscio una data emozione, una data situazione, con lo scopo d’arrivare ad una comprensione, ad una consapevolezza, che aiuti ad evolvere, a maturare, a crescere consciamente e inconsciamente (identificare il nostro momento esistenziale)
In conclusione
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