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Cartomante si nasce, lo si può diventare?

i Tarocchi di Vick Marchesi cartomante

 

Molti erroneamente, son convinti che cartomanti si nasce, e non lo si può diventare cosi da un momento all’altro, questo non corrisponde al vero. Naturalmente una cosa è vera; cartomanti non ci si improvvisa, ma lo si diventa piano piano nel corso della propria vita, si ho detto proprio cosi: nel corso della propria vita perché in cartomanzia non si finisce mai di imparare, e di crescere dal punto di vista formativo rispetto alla simbologia che questo fantastico mezzo di “divinazione” racchiude in se nei suoi secoli di storia.

Se notate” divinazione” l’ho scritto tra virgolette perché erroneamente con le carte si usa impropriamente il termine divinazione, ma ciò non è corretto, perché “Divinazione” deriva da Divinità, ovvero l’interagire attraverso una divinità per estrapolare informazioni riguardanti il passato, ma soprattutto il futuro. Ovvero un addetto (maghi, streghe stregoni in alcune civiltà vere e proprie caste sacerdotali) con doti sensoriali si mettevano in comunicazione con Dei o altre divinità per ricevere, inseguito a sacrifici e doni, preziose profezie per il popolo. (basti pensare all’oracolo di Adelphi alla sferomanzia e alla negromanzia )

Nulla di tutto ciò; la cartomanzia, si fonda sulle leggi universali, già portate a conoscenza da Ermete Trimegisto   ,approfondite in seguito dai più illuminati di tutti i tempi come Eliphas Levi ,per giungere fino ai contemporanei Carl Jung e Freud

Le carte rispondono alle leggi universali

Le carte (in special modo i tarocchi tradizionali) parlano per immagini (simbolico), e le immagini sono il linguaggio dell’anima; chi vuole imparare ad interpretare le carte deve imparare il linguaggio dell’anima, stesso discorso per chi vuole imparare ad interpretare i sogni.
Questa evoluzione consiste nell’apprendimento di una nuova lingua: dopo il superamento di possibili imbarazzi, ci saranno dei primi successi, naturalmente il tutto dovrà essere accompagnato da uno studio e tanto esercizio pratico, che porterà sicuramente a una maggior sicurezza di se stessi e di previsioni sempre più chiare e realistiche.
Purtroppo a causa dei valori stabiliti dalla nostra società, siamo preparati più che altro nel pensiero astratto e nella logica casuale, meno però nel pensiero immaginario e nella conclusione analogica. Ciò significa che riusciamo a esprimere un problema, o a capire una situazione se ci viene esposta a parole. Possiamo anche portare il problema a livello astratto e trovare una formula generica che sta alla sua base, credendo cosi di poterne spiegare origini ed effetto; tutto ciò è il linguaggio dell’evidenza.

Il linguaggio dell’inconscio è differente, l’anima, come tutti sappiamo dai nostri sogni, si esprime in immagini.

Le immagini non possono essere sostituite da parole, poiché le parole sono sottoposte ad un’usura continua, si logorano e perdono il loro significato originale. Le immagini e i simboli invece hanno da millenni la stessa efficacia sull’uomo .Perciò non è tanto difficile capire istintivamente il linguaggio delle immagini (anche dei nostri sogni)e intuirne il significato quanto renderlo inizialmente accessibile alla coscienza ,in modo da poterlo esprimere con parole che spieghino sia all’interprete ,sia a colui che chiede cosa vogliono dire le immagini .Un immagine dice più di mille parole perciò le immagini dei tarocchi ( o di qualsiasi altro mazzo divinatorio) ha il compito di tradurre il messaggio simbolico immaginario del subconscio in un pensiero tradotto in parole comprensibile a tutti in modo tale di fornire delle risposte alle molteplici domande poste dal consultante.
Presupposto per una buona interpretazione è che il linguaggio delle immagini diventi il linguaggio quotidiano; per questo sarà di grande aiuto l’estrazione di una carta giornaliera, ecco come fare:
All’inizio adoperiamo soltanto le 22 lame degli arcani maggiori, poi successivamente quando avremo acquistato maggior dimestichezza nell’interpretare il linguaggio simbolico dei tarocchi, potremmo usare l’intero mazzo.

L’importante è cominciare

All’inizio non serve buttarsi a capofitto su libri e libroni; finiremo con il crearci in testa una gran confusione e sconfitti lasceremo il tutto in un cassetto. Prima di tutto scegliamo un mazzo tradizionale, intuibile da un punto di vista visivo, ideale è il mazzo dei tarocchi di Marsiglia, in alternativa i Rider White

Dedichiamo un’oretta o due al giorno ad esaminare carta per carta ,(in un primo momento soltanto gli arcani maggiori) cercando di estrapolare il messaggio simbolico che l’arcano vuole comunicarci; esempio:

– 0 “il matto” vediamo un individuo che va verso il non so dove, quindi possiamo dedurre che la carta vuole comunicarci un senso di leggerezza di libertà

-1 Il bagatto notiamo un individuo che gioca o cerca di iniziare un qualcosa, quindi il messaggio potrebbe essere un inizio una incertezza

E cosi via, ci possiamo aiutare a cercare questi messaggi dalle parole chiave che potete trovare nei libri da me suggeriti, oppure nel mio sito www.itarocchidivickmarchesi.it

Il passo successivo è cercare di mettere in comunicazione i vari arcani tra di loro cercare una storia che gli unisca, lasciando libera la nostra fantasia, dopo di che possiamo approfondire le nostre intuizioni arricchendole con nozioni estrapolate dal libro, o dal mio sito.

Mai memorizzare, ma sempre costruire il nostro percorso di crescita di apprendimento passo dopo passo, con studio e pratica, ricordati che il percorso di apprendimento una volta iniziato non troverà mai fine, in cartomanzia come in tarologia non si finisce mai di scoprire, giorno dopo giorno, anno dopo anno questo mondo affascinate di simbologia.

Un altro esercizio pratico ,utile e non impegnativo, consiste nel estrarre  ogni mattina una carta, e tenendo presente la simbologia delle carta provate a pronosticare l’andamento della giornata; esempio se la carta estratta è la “Temperanza” sicuramente sarà una giornata equilibrata, dove dovremo sicuramente adoperare un equilibrio interno tra razionalità un po’ di sana incoscienza, potrebbe essere una giornata dedita agli scambi culturali o semplicemente relazionali, utile sarà  annotate tutti i fatti significativi accaduti nel corso della giornata, e provarli ad identificarli con alcuni aspetti simbolici raffigurati nella carta.

Successivamente, per una buona interpretazione della carta, una volta presa conoscenza, con un’interpretazione soggettiva di ogni arcano, non possiamo fare a meno di studiare i vari significati simbolici delle lame riportate nei vari manuali di cartomanzia o tarologia dettati dalle antiche tradizioni, ma più che altro per avere una base da cui partire ,ma nulla dovrà ostacolare la nostra intuizione, la nostra fantasia.

Fotografiamo sempre le nostre stese

Fotografiamo sempre le nostre stese e annotiamo in modo dettagliato le nostre interpretazioni, riportando poi in un secondo tempo la vera svolta dei fatti previsti, in modo tale da raggiungere una perfetta intesa tra noi e il mazzo in nostro possesso

Testi da me consigliati

Io personalmente consiglierei a chi si vuole affacciare a questo meraviglioso mondo:
-come cartomanzia il libro di Andrea Pellegrino “Il Segreto dei Tarocchi “
-come tarologia (un po’ più complesso ma molto valido) “La via dei Tarocchi” di Aleandro Jodoroschi

Mazzi da me consigliati:

-cartomanzia Rider-Waite, mazzo molto intuitivo ed energico di facile comprensione, i significati base degli arcani sono rappresentati graficamente in ogni lama
-Tarologia Tarocchi di Marsiglia edizione restaurata da Camoin & Jodoroschi, mazzo base per chi vuole intraprendere il percorso tarologico
Buon inizio cammino e buona vita dal Vick

 

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